Massimo Crinò…può l’allievo superare il maestro?
Quando hai fatto il tuo primo dolce?
A tre anni ho fatto i miei primi cannoncini, sarà stato un segno del destino...
Un predestinato?
Probabilmente si. La pasticceria lʼho sempre avuta nel sangue…la gavetta con mio padre, i concorsi nazionali ed internazionali di pasticceria con il culmine a Lione nel ʼ95 il terzo posto in degustazione, la pasticceria Massimo...come primo Maestro.
Sacrificio e Passione?
Sacrifici doverosi. Da adolescente tanti! Discoteche e sveglia alle 5, sabato e domenica sempre al lavoro, senza orari. Più che passione direi “vocazione” perchè tutti questi sacrifici fatti in modo naturale ti forgiano e ti fanno diventare grande, nel cuore e nella testa.
La soddisfazione più grande?
Il sorriso e la felicità dei bambini che ora sono diventati grandi con le torte di Massimo.
Massimo Crinò